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Taormina, l'isola nel cielo

Toto Roccuzzo
pref. di Mario Bolognari

cm 16x23, pagg. 160,24 ill. - Cod: 19922

€ 15,49

Volume esaurito

Con quest'opera l'autore ha cercato di ricostruire, servendosi di un approccio interdisciplinare (storico, letterario, iconografico), le tappe del processo attraverso il quale Taormina sconosciuta in Europa e nel mondo prima dell'inizio dell'Ottocento, nel giro di due secoli si trasforma in un mito. Le origini storiche di Taormina risalgono agli inizi del IV secolo a.C. ,quando gli abitanti di Naxos, la prima colonia greca di Sicilia distrutta dal tiranno di Siracusa Dionigi, diedero vita alla città arroccata sulle pendici del monte Tauro. Nei secoli successivi sotto i Romani, i Bizantini, gli Arabi, fino ad oggi, Taormina non è cresciuta oltre i limiti di un centro di provincia. La sua fama però già dalla fine del Settecento ha invaso l 'Europa. Nota a tutti è la presenza di Goethe, che si può dire il primo creatore del mito di Taormina; molto meno conosciuti sono i contributi che altri scrittori, artisti, o semplici viaggiatori diedero alla costruzione di Taormina, ritratti incisivi che, con una scrittura dai tratti fortemente evocativi, l'autore restituisce attraverso la ricostruzione della vita di Taormina negli ultimi cento anni. L'idea principale è che l'immagine-Taormina si forma proprio come immagine visiva, pittorica, trasmessa dapprima all'interno della cerchia internazionale di pittori e artisti, e a poco a poco allargatasi fino a diventare patrimonio comune, "illustrazione", e persino simbolo astratto (come è nel dipinto di Klimt nel soffitto del Burgtheater). Le illustrazioni, che formano un tutto unico e coerente col testo, sono in grandissima parte inedite e rare; si va da quelle dei vedutisti francesi Houel e Viollet-Le-Duc, a quelle dei maestri dell'Ottocento come il tedesco von Dillis, sino a quelle dei tempi moderni come l'austriaco Klimt e l'ungherese Csontvary ed inoltre a quelle di Paul Klee e Raoul Dufy e ancora di Franco Gentilini,Corrado Cagli, ecc.

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