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Un popolo, la sua storia
Gioventù studentesca a Catania. Le origini (1959-65)
Anna Sortino
cm 13x23, ISBN 978-88-7751-138-6,
pagg. 103,8 b/n
ill. - Cod: 19993
Nel 1959 sorgeva a Catania, per opera di alcuni studenti liceali, Gioventù Studentesca. Il movimento, nato sulla scia di quanto stava accadendo a Milano per opera di don Giussani, rappresentò una piccola rivoluzione. Mentre la Chiesa era paga del trionfo di popolo, registratosi in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale, i rampolli della borghesia cominciavano ad abbandonare le tradizionali organizzazioni cattoliche e da lì a qualche anno avrebbero simpatizzato per la Sinistra e avrebbero usato il Vangelo – secondo una celebre espressione di Pisolini – come “un fertilizzante per una buona prassi marxista”.
In questo clima Gioventù Studentesca, primo nucleo di Comunione e Liberazione, ruppe i canoni delle associazioni tradizionali (la separazione fra i sessi, la distinzione dei livelli) e si propose come un movimento di vita cristiana dentro l’ambiente della scuola, dell’Università e dei quartieri. Per i giessini catanesi, guidati da don Francesco Ventorino, la fede divenne il centro affettivo dell’esistenza e l’energia per vivere con passione nuova la missione, l’attività culturale, l’azione caritativa.
Dal 1959 ad oggi molte migliaia di giovani catanesi sono state segnate da quell’esperienza. Fra di loro alcuni dei nomi più noti del mondo culturale, politico ed ecclesiale siciliano.
In questo libro l’Autrice sviluppa un lavoro, già avviato sotto la guida del professor Giuseppe Giarrizzo per la tesi di laurea, ricostruendo le vicende di GS a Catania negli anni 1959-1965.. La ricerca è stata condotta su documenti, in gran parte inediti, conservati negli archivi di CL di Catania e Milano e nell’Archivio Centrale dell’Azione Cattolica a Roma.
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