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D'Argento le orme degli aironi
Avventure e disavventure di un barone borbonico e di un medico fisico, professore all'Università, seguite dalla dimostrazione
Mario Alberghina
cm 16x23, ISBN 978-88-7751-154-6,
pagg. 132,18
ill. - Cod: 20008
L’Autore si muove su un percorso narrativo assolutamente originale, difficilmente imitabile sia per i contenuti che per lo stile. Questo è del resto un riflesso dell’indole stessa dell’Autore che, nella sua attività di ricerca scientifica, ama soprattutto esplorare nicchie espressive e temi di studio non toccati da altri o poco popolari al momento.
A parte la rivisitazione narrativa dell’aristocrazia catanese, sono interessanti ed inediti i dati storici e la riflessione critica su alcuni personaggi del Collegio universitario di Medicina della fine del Settecento.
All’Autore si può senz’altro riconoscere il merito di far emergere, dalla selva dei molti appartenenti alle citate categorie sociali, due personaggi sconosciuti ai più, pertanto poco disponibili a lasciarsi “scoprire” dalle poche fonti e dai rari documenti pervenuti.
Nel libro appare evidente l’alternanza di una visione distaccata della storia, da un lato, e di una partecipazione diretta e compiaciuta al racconto, dall’altro, quasi l’Autore avesse steso un rapporto da testimone oculare degli avvenimenti.
Due i personaggi raccontati nel libro: il barone Luigi Lanolina Trigona (1759-1841) e il medico-professore Jacopò Zappalà Cantarella (1752-1817).
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