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San Giuseppe al Transito. La chiesa e la confraternita
Eugenio Magnano di San Lio
16x23, ISBN 978-88-7751-209-3,
pagg. 288,39
ill. - Cod: 200416
La confraternita di Santa Maria della Raccomandata, che aveva la sua chiesa nel quartiere di San Pietro all’interno delle mura cittadine, è costretta a seguito del terremoto del 1693 e dell’occupazione del vecchio sito da parte delle monache della Santissima Trinità, a trasferirsi nella minuscola chiesa di San Giuseppe accanto alla medievale Porta della Decima. Dopo aver associato al vecchio titolo quello di San Giuseppe al Transito, solo a partire dal 1723, quando il vescovo le assegna il terreno sciaroso accanto alla chiesa, la confraternita inizia la sua vera rinascita, che si accompagna alla costruzione di una nuova e più ampia chiesa.
Pur nella loro presunta perifericità fisica e culturale rispetto al centro cittadino l’architettura e l’attività della confraternita dimostrano una vivacità ed una ricchezza straordinarie, sugellate da espressioni artistiche di elevate qualità. Le vicende dell’organismo architettonico procedono di pari passo con quelle della confraternita e l’architettura della chiesa è realmente comprensibile solo alla luce della vita delle persone che attorno ad essa vissero.
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