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I viaggi di Freud in Sicilia e Magna Grecia
Rosalba Galvagno
16x23, ISBN 978-88-7751-315-1,
pagg. 200,ill.
ill. - Cod: 201007
Sigmund Freud è stato roso dal verme del viaggio, specialmente dal desiderio di visitare l’Italia. Tra questo desiderio e la scoperta della psicoanalisi vige uno stretto rapporto di interdipendenza.
L’Italia fu per il primo analista l’Altra Scena sulla quale si è rappresentata fantasmaticamente la sua vicenda edipica: un’autentica storia d’amore scandita da una ventina di viaggi.
Ciò che Freud andrà a cercare, seguendo un itinerario quasi compulsivo, è da una parte la traccia delle sue identificazioni paterne (sulla scia di Annibale e di Goethe, tra gli altri), dall’altra il luogo e le immagini di una enigmatica femminilità che lo porterà alla contemplazione estatica non solo delle Veneri e delle Madonne dei grandi maestri italiani ma anche delle più dimesse statuine arcaiche sicule.
L’esplorazione del continente femminile viene così condotta sino al luogo più remoto e più profondo dello Stivale.
SOMMARIO
TERRA MADRE, TERRA AMATA
Napoli e dintorni (settembre 1902) 13
Atene (1904) 19
La passione archeologica 23
Gradiva (1906) 27
La Sicilia (1910) 33
DESIDERIO D’ITALIA
Napoli e dintorni (settembre 1902) 49
Atene (settembre 1904) 67
Un’esperienza molto singolare 72
Too good to be true 73
Gradiva e la metafora archeologica di Pompei (1906) 75
L’amore per Pauline 76
L’amore per Gisela 77
L’analisi della Gradiva di Jensen 78
Analogia tra la rimozione e il destino subìto da Pompei 80
La metafora pompeiana e l’uomo dei topi 83
L’analista e l’archeologo: costruire e ricostruire il passato 84
Sicilia (settembre 1910) 87
Progetti di vacanze e preparativi 88
Il soggiorno in Sicilia e i suoi avatar 143
Bibliografia 189
Elenco delle tavole 193
Ringraziamenti 195
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