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Chiarmastramma
Giovanna Brogna/Sonnino
14x21, ISBN 978-88-7751-344-1,
pagg. 124,
ill. - Cod: 201119
Agata è una donna delle pulizie che non sa né leggere né scrivere. Per una serie di coincidenze a cinquant’anni, inaspettatamente, decide di imparare a suonare Day Tripper, un pezzo dei Beatles, al pianoforte. Milutin è un affascinante maestro di piano che ha scelto di vivere in esilio al sud trovando conforto solo in Rachmaninoff e nelle canne. Gino è uno dei tanti boss della città convinto di poter fare quello che vuole sia professionalmente che in privato. E poi vicoli, strade e personaggi tra periferia e centro di una città, Catania, che convive da sempre con un vulcano in perenne attività.
Sono questi i protagonisti di una storia che si apre e si chiude come un film. Una storia di iniziazione alla poesia, con una colonna sonora che va da Chopin ai Nirvana passando per Julio Iglesias.
Sommario
Prendiamo un punto nell’infinito. Dio benedica chi si ammmazza di fatica. Visto da vicino nessuno è normale. Nero con nero non tinge. Etica ed estetica qui non sono la stessa cosa. Ti offrono noccioline perché poi ti vendono da bere. Come si fa a parlare di libero arbitrio quando ci sono persone a cui muoiono i genitori e ereditano tutto. Bisogna perdere delle occasioni per averne altre. L’oggetto totale è bianco. Mai sottovalutare la capacità che ha un uomo di sottovalutare una donna. Cumannari è megghiu di fùttiri. La religione odia le droghe, non sopporta la concorrenza. Disponibilità? Totale. Niente ha senso perché dovrebbe averne quello che succede a te. Le cose non hanno solo una superficie quella è la TV, hanno anche una profondità questa è la vita. Ce n’è per tutti. Verde nove verde. Non so se ci hai fatto caso ma si dice contrarre matrimonio. Se c’è un fucile attaccato alla parete al terzo atto deve sparare (A. Checov). Io escludo di poter amare qualcuno più di quanto amo me stesso. Però bello vivere certe volte, no?. Quando il dentifricio è uscito dal tubetto è difficile rimetterlo dentro. La cosa più angosciosa di quando soffri è che non trovi mai la posizione comoda per farlo. E se davvero non ci fosse niente?. La Sicilia è cultura
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