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Archivio Storico del Comune di Riposto
Inventario
Salvatore Spina
16 x 23, ISBN 978-88-7751-376-2,
pagg. 92,
ill. - Cod: 201311
L’archivio, quale testimonianza storica, è una fonte insostituibile per
guardare al nostro passato. Esso rappresenta la nostra stessa vita; è la
nostra identità. Ricostruirlo, inventariarlo, tutelarlo, sono momenti
necessari per garantire la memoria di tutta la comunità che lo ha
costruito, giorno dopo giorno, facendo confluire in esso le testimonianze
delle azioni di tutti gli attori sociali.
L’archivio del Comune di Riposto è una realtà relativamente giovane – se
pensassimo a quelli dell’età dell’illuminismo –, ma non per questo le
memorie in esso conservate non permettono di ridare nuova forza, ed intenso
vigore, all’idea della scrittura della storia dei Comuni italiani.
Riposto, porto dell’Etna, ha sofferto e vissuto diverse vicende che ne
hanno strutturato la fisionomia urbana e sociale. Contrada della Contea di
Mascali – nel Settecento –, diventa appendice di Giarre nei primi anni
dell’Otto-
cento e riesce a raggiungere la totale autonomia solamente nella metà
dell’Ottocento. Il suo Archivio ha seguito queste sorti. Diviso e
continuamente trasferito, è cresciuto nel totale disordine. Con le
direttive degli intendenti, prima, e dei prefetti, d opo, l’archivio è
stato sottoposto a diversi tentativi di riordino, per poi essere inglobato
totalmente da quello giarrese, quando i due comuni vennero uniti in quello
di Ionia. Caduto il regime, Riposto riacquistò la sua autonomia e le
proprie carte archivistiche.
Da un ventennio a questa parte, diversi progetti hanno permesso di
ricostruire la struttura delle carte presenti nell’Archivio. Da ultimo, il
progetto di Riordino del 2010, ha portato anche all’elaborazione e sviluppo
di un database informatico (Archivia), che permette la consultazione
dell’inventario e la lettura delle carte che sono state digitalizzate
durante i lavori. Il progetto, infatti, ha puntato alla valorizzazione di
un patrimonio archivistico di inestimabile valore, alla sua conservazione
e, soprattutto, alla sua consultazione attraverso i più moderni sistemi
informatici.
Tutela, conservazione, riproduzione e diffusione sono, oggi, i nuovi dogmi
della scienza archivistica e questa scrittura vuole porsi come viva
testimonianza della loro applicazione.
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