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L’AGRICOLTURA SICILIANA e le sue trasformazioni dal 1780 al 1912
Inchiesta socio-politica ed economica
A. Sartorius von Waltershausen
Giuseppe Lo Giudice
16x23, ISBN 978-88-7751-422-6,
pagg. 392,
ill. - Cod: 201711
Il lavoro del Sartorius, economista tedesco (1852-1938), professore di
scienze
economiche e sociali presso l’università di Zurigo e successivamente a
Strasburgo, coetaneo di W. Sombart, anch’egli economista e soprattutto capo
corrente della scuola tedesca, cui anche il Sartorius appartiene, è ben
noto agli
studiosi siciliani, che lo considerarono una fonte particolarmente preziosa
ai fini
della conoscenza dell’agricoltura siciliana ai primi del Novecento.
Collegato con la cultura mitteleuropea, buon conoscitore delle principali
tendenze
economiche del tempo (liberali e socialiste), ci offre uno spaccato della
realtà
economica e sociale dell’Isola, con particolare riferimento al mondo
agricolo ed
alle sue varie componenti quanto mai interessante e suggestivo con occhio
sensibile ed attento soprattutto ai “fatti”, senza farsi coinvolgere nelle
sterili
polemiche ideologiche del tempo.
Ne deriva un’inchiesta puntuale e documentata, con ampi richiami storici e
sociologici, che non trascura le varie realtà locali, complesse e
composite, che
caratterizzano l’ampio ed articolato tessuto economico siciliano del tempo.
Ma il saggio si apprezza di più sol che si pensi a quanto Sciascia scriveva
diversi
anni fa (1989) “…nell’ansietà di conoscersi, di riconoscersi, di riscuotere
identità
dalla memoria… nei ragguagli e nelle osservazioni degli estranei si cerca
l’affiorare di quel che all’occhio dei locali – storici, memorialistici e
cronisti – (può)
sfuggire e sfuggiva: per l’abitudine di averlo appunto sott’occhio, per
assuefazione, per quella invisibilità che anche le cose e i fatti più
straordinari, più
strani se non addirittura, a lume di senso comune, più insensati, assumono
quando sono per noi ordinari e quotidiani”.
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