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80 anni di vita da non dimenticare
Dalla guerra mondiale al coronavirus
Vincenzo Carli
14x21, ISBN 978-88-8851-478-3,
pagg. 328,
ill. - Cod: 202107
Interrogarsi ancora e ancora. A ottant’anni. Fotogramma dopo fotogramma.
Dalla fanciullezza meneghina all’esser nonno. È il panta rei di un
uomo. Tutto scorre e fluisce, come fosse una sequela di immagini, scenari e
scene di vita familiare su un palcoscenico accalorato. A far da sfondo,
ritagli di giornale da cui non lo sport bensì gli sport rintoccano un
vissuto lungi dalle odierne chat e che profuma di continua rifioritura e di
voglia di scommettersi con se stessi, azzardando quasi, in un’Italia che
dal secondo dopo guerra, gradatamente, conduce agli anni ’80 e ’90
porgendoci costumi e consuetudini fuori dalla pellicola di un oggi che
fugge e sfugge di mano.
Uno scritto che insegna e accompagna nell’apprezzare, più precisamente, ciò
che abbiamo tutt’attorno. Amicizie, affetti e amori, vacanze su e giù per
l’Europa, appagamenti e disillusioni, scoperte e riscoperte, ciclicamente
volteggiano nel vissuto di un uomo qual è l’autore. Tutti potremmo esser
Carli, alla ricerca dell’umana completezza. Sullo sfondo dell’uomo-
ingranaggio, in una Nazione ora in crescita ora in decrescita, le stragi
che hanno maculato di rosso Nord e Sud, di decennio in decennio. A far da
panacea, lo sport. Da stadio, da zapping, da scommettitore e da analista,
libero da convenzioni redazionali. Un uomo che s’è fatto da solo. Che cade,
ruzzola, si solleva e s’innalza oltrepassando la sua crisi monetaria e i
suoi crescenti mutamenti sulla stessa lunghezza d’onda di quelli del Paese.
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