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Agata vergine e martire
Maria Stelladoro
16x23, ISBN 978-88-7751-487-5,
pagg. 156,
ill. - Cod: 202203
Agata è una vergine cristiana eroica e intrepida ricordata per la duplice
corona della verginità e del martirio, consumato a Catania nel 251 d.C. e
precisamente durante la prima sistematica, cruenta e calcolata persecuzione
ordita contro i cristiani dall’apostata Decio (alcuni la collocano sotto
Diocleziano, sec. IV).
Le due domande fondamentali, che nella tradizione agatina hanno fatto
scorrere fiumi di inchiostro, sono: Qual è la patria di Agata? Qual è il
codice pubblicato da J.P. Migne nella Patrologia graeca?
Secondo la tradizione degli atti greci del martirio, Agata nacque a Palermo
e fu martirizzata a Catania; invece, secondo quella in latino, Catania fu
sia il luogo di nascita sia quello del martirio. Violente diatribe sono
insorte proprio a questo proposito fra Palermo e Catania, raggiungendo la
tensione più alta nel 1600, quando sotto papa Clemente VIII [Ippolito
Aldobrandini] fu riformato il Breviario Romano e, davanti al cardinale
Roberto Bellarmino, fu presa una decisione del tutto salomonica: lasciare
la questione insoluta.
In questo volume, oltre al racconto e al dibattimento giudiziario, che la
tradizione greca tramanda, si raccolgono notizie su un maestro poco noto di
Aidone (in provincia di Enna), che ha composto il canto che viene intonato
dalle monache benedettine prima del rientro della santa al Duomo dopo la
processione. Si fa un ampio riferimento alle due traslazioni delle reliquie
(da Catania a Costantinopoli, nel 1040 e poi da Costantinopoli a Catania
nel 1126, la cui ricorrenza viene annualmente commemorata il 17 agosto).
Un particolare capitolo è dedicato ai reliquiari e alle reliquie,
devotamente custoditi dai cittadini di Catania: il busto di sant’Agata; lo
scrigno in argento e le reliquie; il fercolo/vara (bara).
Un altro aspetto che viene qui esaminato e che è tanto caro al cuore dei
devoti è la candelora, della quale vengono ripercorse le tappe più
rappresentative per spiegarne il significato e per esaminarne le suggestive
e pregevoli fatture.
Non è stato trascurato il legame tra Siracusa e Catania, nell’opera di
Metodio di Siracusa, patriarca di Costantinopoli, che espone il miracolo
dell’olio traboccante dalle lampade; l’accenno ai più importanti personaggi
storici, che fanno da sfondo alla narrazione del racconto e del
dibattimento giudiziario della vergine e martire Agata, che ci aiutano a
comprendere il quadro storico del momento.
In Appendice sono stati raccolti gli atti greci del martirio (che
presentiamo in una libera e agevole interpretazione) e il modello del
martirio di Agata.
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